🛸 Cucinare con il magnetron e altre diavolerie moderne - Spuntini del Weekend
La versione weekend della newsletter con segnalazioni, idee e strumenti per cucinare meglio e altri assaggi: questo mese parlo di microonde e perché, secondo me, è uno strumento sottovalutato
Ciao! Questa è Spuntini del weekend, che esce una volta al mese di venerdì, ma ho bucato la scadenza quindi oggi esce di sabato mattina presto. Qui trovi assaggi di quello che mi piace e di quello a cui sto lavorando. E uno spunto utile su una tecnica o uno strumento che ti aiuterà - spero - a cucinare meglio.
Torno dopo una pausa perché a febbraio ero in viaggio e questa versione weekend non è uscita. Cercherò di farmi perdonare, infatti ho scritto una newsletter fiume. (Forse non era la cosa giusta per farsi perdonare).
Hai un tema di cui vorresti che parlassi? Fammelo sapere rispondendo o commentando qui sotto. Oggi per esempio cerco di sfatare qualche mito sul microonde: quante volte ho sentito dire che non è sicuro, che non serve a niente, che serve solo a scaldare? Troppe, mia giovane padawan.
Io sono Myriam, sono una cuoca, una food writer e una professional organizer. Grazie di essere qui, buona lettura!
Cosa mi piace - Assaggi 🍎
Qualcosa che potrebbe interessarti, e che comunque ho voglia di raccontarti:
Dopodomanidomani, domenica 30 marzo, ci sarà una giornata dedicata alle bici cargo, organizzata da Clean Cities Italia insieme a molti alti partner che si occupano di rendere le nostre città più vivibili. Qui c’è il programma, se vuoi scoprire un modo bellissimo e family friendly per spostarsi in città sono previsti test drive, noleggi gratuiti e molte attività carine!A Milano sta per arrivare quel cataclisma che conosciamo con il nome di Fuorisalone o Design Week (dal 7 al 13 aprile). Gli eventi sono letteralmente migliaia, io mi limito a segnalarti quelli che si svolgeranno nel nuovissimo Spazio Mirabilia (zona Tortona): giovedì 10 aprile dalle 8.30 una specialisssssima colazione Specialty, con Valentina e Alice (gratis, ci si iscrive qui); venerdì 11 aprile dalle 18.30 un evento super esclusivo: Coffee Omakase, con Daniele Ricci - vincitore del campionato italiano baristi 2025 - e yours truly che si occuperà del food pairing. I posti sono limitatissimi!
Qualche giorno fa è uscito Lugma, il primo libro “solista” di Noor Murad: chi vive nel culto di Ottolenghi la conosce come già capa della Test Kitchen (sotto la sua guida sono usciti i libri della serie OTK, Shelf Love e Extra Good Things). Non sono ancora riuscita a metterci le mani sopra, ma potrei dire sulla fiducia che è un libro stupendo, come tutto quello che propone Noor.
Work in progress 👩🏻💻
A cosa sto lavorando*:
Febbraio e marzo mi sono scivolati sotto i piedi senza che me ne rendessi propriamente conto: prendermi 2 settimane di ferie a cavallo di questi due mesi è stato un lusso di cui riconosco il privilegio, ma se può consolare qualcuno (o lenire il mio senso di colpa che lo so, non va bene, ma io ce l’ho) ho pagato tutto con arretrati e interessi di mora. Da quando sono tornata ho lavorato senza sosta, senza weekend e senza fatturare granché, va detto. È quel lavoro carsico che prima o poi diventa ruscello e poi fiume, ma che fatica nel frattempo. Comincio dalla fine, circa.
Domenica scorsa c’è stata la cena dei Cuochi ma Buoni, in cui abbiamo raccolto poco meno di 6 mila euro a favore di Acra: quella è una fatica bellissima, che mi riempie di gioia ogni volta.
La seconda puntata del 2025 di Banchetto, il cookbook club che ho fondato insieme a
, si è tenuta il 24 marzo presso Spazio Mirabilia. Che bello tenere questo ritmo di incontri dal vivo, rivedere persone, assaggiare ogni volta piatti nuovi. Questa volta è stato il turno di Profumo di Caffè di Gianlidia Tonoli, da cui la location a tema. Presto annunceremo il libro di giugno, per scoprirlo e per unirti a noi c’è il gruppo Telegram.Io e Sara abbiamo ultimato il calendario dei Retreat della prima metà di quest’anno: si comincia con il primo a Montevecchia (LC), in una bellissima cascina tutta per noi. Come al solito è andato sold out in poche ore, quindi iscriviti alla newsletter per scoprire le prossime date (le annunceremo a breve!). Spoilerino: 🏔️
Abbiamo diversificato la nostra offerta, come dicono quelli bravi: tenendo sempre come focus la convivialità, il senso di comunità e il racconto del cibo (e le ricette di Ottolenghi), abbiamo lanciato i nostri Supper Club, cene di 5 portate + dolce per chi vuole assaggiare questo tipo di cucina senza dover cucinare, per chi vuol convincere il marito, la cugina, l’amica un po’ riluttante. O per chi, semplicemente, ha voglia di passare una serata tra buon cibo, ottimo vino e nuove conoscenze. I primi due sono stati a Cantù, presso Camagni Cucine, e a Castiglione delle Stiviere, in quel luogo magico che è Mutty Cucina. Per scoprire le prossime date, vale il solito link.
E se invece vuoi andare da qualche parte lontano da casa, come nei retreat, ma ti atterrisce l’idea di passare metà giornata a cucinare? Ci sono i viaggi culinari: il primo sarà a Belgrado, dal 31 maggio al 2 giugno. Abbiamo già raggiunto il numero minimo ma c’è ancora posto, qui trovi tutte le informazioni.
La primavera è stagione di Festival: speriamo di vederci a uno di questi. Work in Progress.
Note dolenti invece sul fronte creazione di contenuti: non si è concretizzato niente, i progetti non sono partiti, qualcuno che ne sa mi aiuta a capire che succede?
Prosegue la collaborazione con Riso Scotti, ecco il primo dei contenuti stagionali a tema Meal Prep
Corsi: il 15 marzo ho tenuto un corso di panificazione dal vivo, dopo secoli che non lo facevo più. È stato intenso e faticoso, ma bello. A giugno ne arriva un’altro! Ho anche tenuto diversi corsi di cucina per aziende che hanno deciso di fare questo regalo ai loro dipendenti. Ce ne saranno altri.
Continuo a scrivere, ormai da anni, su Starbene: ogni tre mesi esce un mio articolo sulla rivista, nella sezione “In Pratica”. Chissà perché non te lo racconto mai qui. Mi piacerebbe trovare altre collaborazioni di questo tipo, ma sinceramente, chi ha il tempo.
*stavolta non dico che non mi sembrava di aver fatto niente, sono sderenata in effetti.
Microonde: ma davvero pensi ancora che sia inutile?
Non potrei concepire una cucina senza il forno a microonde. E trovo sia un peccato che, per la maggior parte delle persone, sia solo un coso che scalda le cose. Soprattutto nei modelli nuovi, combinati con grill e fornetto ventilato, le possibilità sono infinite e così oggi ho pensato di scriverci una mini guida.
Da dove arriva l’idea della cottura a microonde
La scoperta del forno a microonde è frutto di una casualità. Nel 1945, l'ingegnere americano Percy Spencer, mentre lavorava presso la Raytheon Company su un magnetron (un tubo elettronico che produce microonde) per radar, notò che una barretta di cioccolato nella sua tasca si era sciolta. Sperimentando ulteriormente con popcorn e uova, comprese che le microonde generate dal magnetron potevano riscaldare e cuocere gli alimenti. Questo portò alla realizzazione del primo forno a microonde commerciale nel 1947, chiamato Radarange, alto quasi due metri e pesante 340 kg.
Il funzionamento del microonde si basa quindi sull’emissione di onde elettromagnetiche ad alta frequenza che fanno vibrare le molecole d'acqua presenti negli alimenti, generando calore dall'interno verso l'esterno (nella cottura tradizionale, invece, il calore viene trasferito dall'esterno all'interno per conduzione).
Come scusa? Hai detto onde elettromagnetiche?
Perhaps one reason the microwave is mistrusted is that the way it works seems more puzzling than a regular oven. Some people fear microwaves because they can’t explain how they work, but how many of us, if we are honest, could explain in any detail the physics of boiling potatoes in a saucepan on a hob? Those “mysterious waves” jumping around inside the microwave are actually no more sinister than a gas flame or the filament inside a kettle. Microwave radiation may sound scary, but it’s not so different from the electromagnetic radiation coming off all the lightbulbs in your home.1 (Mia traduzione in nota)
Questo problema se l’è posto anche la famosa food writer britannica Bee Wilson, nell’articolo del Guardian che ho citato qui sopra. Non c’è da preoccuparsi, perché i forni a microonde sono progettati con schermature metalliche che impediscono alle radiazioni di fuoriuscire, garantendone la sicurezza durante l’uso. Le microonde utilizzate, inoltre, non sono ionizzanti, il che significa che non alterano la struttura molecolare degli alimenti né li rendono radioattivi. Wilson aggiunge che la cattiva fama che circonda questo strumento è dovuta anche all’associazione con cibi pronti e di scarsa qualità, le tipiche microwave dinner che oltremanica vanno ancora molto forte.
Quindi, smetti di preoccuparti delle microonde e fai attenzione a questo:
Surriscaldamento dei liquidi: i liquidi riscaldati in contenitori con superfici lisce possono raggiungere temperature superiori al punto di ebollizione senza bollire visibilmente. Una minima perturbazione può causare un’ebollizione improvvisa, con il rischio di ustioni.
Esplosione di alimenti sigillati: cibi con involucri ermetici, come le uova intere, possono esplodere a causa dell'accumulo di vapore interno. È importante forare o aprire leggermente gli involucri prima di riscaldarli.
Pulizia regolare: dopo ogni utilizzo, pulisci l’interno con un panno umido per rimuovere residui di cibo e schizzi.
Quindi che ci faccio?
In sintesi, ecco perché dovresti avere più considerazione per il microonde:
Rapidità: le microonde penetrano negli alimenti fino a 2,5 cm di profondità, permettendo una cottura o un riscaldamento molto più veloce rispetto ai metodi tradizionali.
Efficienza energetica: riscaldando direttamente il cibo senza disperdere calore nell’ambiente, il microonde consuma meno energia.
Conservazione dei nutrienti: la cottura rapida e senza l’uso di grandi quantità d’acqua aiuta a preservare vitamine e minerali sensibili al calore.
Versatilità: usalo per tutte le preparazioni a vapore. Per esempio puoi cuocere verdura, pesce, cereali, uova. Puoi sciogliere il cioccolato senza usare un bagno maria, fondere il burro in pochi secondi e addirittura preparare una besciamella. Qualche altra idea: il riso nella mitica cuociriso che ormai ho fatto comprare a tutte:
Oppure questo lemon curd squisito che avevamo preparato un’era geologica fa in una delle nostre Dirette Kitchenette 🥲
Diavolerie moderne: microonde combinato vs friggitrice ad aria
I microonde combinati, che ormai sono presenti sul mercato in infinite varianti, integrano diverse modalità di cottura: microonde, grill e convezione. Questa combinazione permette di ottenere pietanze croccanti all’esterno e morbide all’interno, simili a quelle preparate in un forno tradizionale, ma con tempi ridotti. Ad esempio, la famosa funzione crisp (che a seconda dei brand viene chiamata in modi diversi) utilizza una teglia speciale che, riscaldata dalle microonde e dal grill, garantisce una doratura uniforme sia sulla superficie che sul fondo degli alimenti.
La friggitrice ad aria, invece, cuoce gli alimenti facendo circolare aria calda ad alta velocità, ottenendo una croccantezza simile alla frittura tradizionale ma con pochissimo o nessun olio. È di fatto un piccolo forno ventilato.
Quindi se compro la friggitrice ad aria è la stessa cosa? Nope.
I microonde combinati offrono una gamma più ampia di funzioni, a seconda del modello, permettendo di cuocere, grigliare, arrostire e cuocere al vapore. La friggitrice ad aria di per sé ha il vantaggio di rendere la cottura di un forno tradizionale molto più rapida.
Insomma, se lo spazio in cucina è limitato un microonde combinato può sostituire diversi elettrodomestici, mentre la friggitrice ad aria rappresenta un'aggiunta specifica. La scelta tra i due dipende, come sempre, dalle proprie esigenze e dalle abitudini in cucina.
Buon weekend, fai cose belle e stai con le persone che ami. Dai che queste 17 settimane di gennaio sono andate, ora è tutta discesa.
Forse uno dei motivi per cui il microonde suscita diffidenza è che il suo funzionamento sembra più misterioso di quello di un forno normale. Alcune persone temono il microonde perché non sanno spiegare come funziona, ma quanti di noi, onestamente, potrebbero spiegare in dettaglio la fisica delle patate bollite in una pentola su un fornello? Quelle “onde misteriose” che saltano dentro il microonde in realtà non sono più sinistre di una fiamma a gas o della resistenza elettrica all'interno di un bollitore. Le radiazioni a microonde possono sembrare spaventose, ma non sono poi così diverse dalle radiazioni elettromagnetiche provenienti da tutte le lampadine di casa tua.
https://www.theguardian.com/food/2022/dec/10/ping-how-i-learned-to-stop-worrying-and-love-the-microwave
Credo di averlo già scritto su un tuo vecchio post di IG (era tuo? chissà :D), ma ho ereditato il microonde della suocera, che quindi avrà serenamente una ventina d'anni, ma funziona ancora piuttosto bene. Lo uso principalmente per riscaldare, ma qualche volta ho provato a cuocere, sopratutto verdure e soprattutto quando il gas è diventato un bene di lusso ^^' L'aspetto più fico dell'eredità è però un librettino Samsung di ricette, che ora non ti regalerebbero di certo con l'acquisto dei nuovi microonde; è interessante non tanto per gli spunti fantasiosi, quanto per farti capire come lo puoi usare per preparazioni basic di tutti i giorni, che ormai sei abituata a fare in altra maniera.